In questo articolo sveleremo il valore di un grammo di oro in Italia, ma parleremo soprattutto del significato della nomenclatura sui gioielli.
Chi non si è mai chiesto il significato dei numeri che si sentono ogniqualvolta si entra dentro una gioielleria?
Per questo motivo, abbiamo scritto questo articolo per informare le persone ancora ignare del suo significato, spiegando in modo veloce e facile la nomenclatura.
Prima di procedere, però, dobbiamo puntualizzare un aspetto importante: l’oro, come l’argento, appartiene alla categoria dei metalli molto teneri.
Questa sua peculiarità è ciò che lo rende così complesso da lavorare. Dunque, per realizzare varie tipologie di gioielli, l’oro va legato con altri metalli in modo che abbia quel sufficiente grado di durezza e di stabilità.
Il numero che si trova stampato, ad esempio, su un braccialetto di orto indica che il metallo puro in esso contenuto è di una specifica quantità,
Questa quantità viene misurata in millesimi oppure in carati.
Se una persona va ad acquistare un gioiello in oro 750, ciò vuol significare che su parti totali pari a 1000, 750 sono composte di oro puro, con il rimanente 250 in una lega di rame-argento.
È abbastanza semplice comprendere quale dei due metalli è presente in quantità maggiori guardando con molta attenzione il colore del gioiello, il quale può essere bianco, giallo oppure rosato leggermente.
Dopo aver dato questa importante spiegazione, l’oro puro presenta quindi un colore giallo particolarmente intenso.
Quindi, se per ottenere l’oro di questo colore viene usata una lega con meno rame e più argento, stesso dicasi, ma al contrario, dell’oro rosa.
Parlando nello specifico di oro bianco, la lega usata è diversa. Nel 2013, esattamente prima del mese di marzo, a essere usato era il nichel.
Quando si è scoperto che questo metallo causa spesso allergie alla pelle, l’uso venne completamente vietato per realizzare ogni tipologia di gioiello.
In pratica, la lega che viene usata attualmente permette di ricavare un materiale in oro bianco, nonostante presenti riflessi giallognoli rispetto a quanto veniva impiegato il nichel.
Ciò perché la regola generale afferma che il numero vicino al metallo più è elevato e più lo stesso gioiello avrà maggiore valore.
A prescindere da quanto detto finora, nel nostro Paese l’oro che viene maggiormente usato è a 18 carati.
Invece, nel resto dei Paesi dell’Est Europa i valori usati sono notevolmente più alti, tipo l’oro 919 millesimi, ma anche quello di 990 millesimi, fino ad arrivare addirittura all’oro 999 millesimi.
A prescindere dal tipo di oro usato, il suo valore attuale è veramente elevato: 56,88 euro a grammo.
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