Via alla “stretta” sugli affitti: in arrivo interessanti novità imposte dal governo. Scattano sanzioni di importo fino a 5mila euro.
Dall’esecutivo arrivano più stringenti regole e norme sugli affitti brevi a scopo turistico. Da sempre l’Italia attrae milioni di turisti da ogni parte del mondo che giungono nelle meravigliose città e località per soggiornare. I proprietari dei beni immobiliari danno in locazione i propri immobili ai turisti: si tratta di un business molto remunerativo. In altri casi, i proprietari hanno ristrutturato gli appartamenti e le case per avviare dei veri e propri “bed and breakfast”. Altri costruttori hanno deciso di investire somme di denaro e di acquistare ville e case vacanza in zone molto gettonate dai turisti: si pensi alla Sicilia, alla Puglia, alla Sardegna e alla Campania. Il mercato real estate italiano offre una proposta ampia di case, villette e appartamenti che possono essere affittati per trascorrere le vacanze.
In certi casi, è possibile anche acquistare l’immobile ad uso vacanza ricorrendo alle aste immobiliari. Si pensi che in Sardegna è possibile acquistare case all’asta esborsando solamente 50mila euro, in Toscana si possono trovare soluzioni economiche, tra cui monolocali ad uso vacanza, al prezzo di 40mila euro. Acquistare un bene immobiliare e poi trasformarlo in una casa vacanza è un investimento vantaggioso e consente ai proprietari di introitare una rendita mensile. Quello delle case vacanza è uno dei business più dal Nord al Sud del Belpaese. Nei prossimi mesi sono in arrivo interessanti novità per i proprietari degli immobili ad usi casa vacanza. Si tratta di novità non troppo piacevoli: ecco cosa prevede il DDL del Ministro del Turismo.
DDL del Ministro del Turismo: ecco cosa cambia per i proprietari delle case vacanza
Nei prossimi mesi sono in arrivo interessanti novità per i proprietari degli immobili adibiti ad uso casa vacanza. Si tratta di regole non troppo piacevoli per i proprietari dei beni immobiliari che vengono dati in locazione ai turisti. È quanto previsto dal DDL del Ministro del Turismo Santanchè. Per quanto concerne le locazioni brevi, la durata delle stesse nei centri storici delle Città metropolitane e dei Comuni non potrà avere una durata inferiore alle 2 notti consecutive. Altra regola riguarda il regime fiscale: i proprietari dei beni immobiliari potranno beneficiare della cedolare secca fino ad un massimo di due beni immobiliari ad uso turistico.
Oltre a questa soglia, sarà obbligatorio aprire la Partita IVA dato che si svolgerà un’attività imprenditoriale. Il DDL inquadra la figura del “property manager”, ovvero dell’amministratore di proprietà immobiliari. Grazie a questo intervento normativo viene regolamentato un comparto in via di sviluppo in Italia. Chi non si conformerà alla normativa, si rischierà di pagare sanzioni piuttosto esose.
Nel caso in cui un bene immobiliare ad uso turistico sia sprovvisto del Codice Identificativo Nazionale, sarà irrogata una sanzione di importo fino a 8mila euro. Chi non provvederà ad esporre il Codice Identificativo Nazionale pagherà una sanzione di importo fino a 5mila euro. Chi vorrà dare in locazione ai turisti il proprio immobile per una sola notte rischierà di pagare una sanzione di importo pari a 5mila euro. è importante prestare molta attenzione alle regole severe che saranno introdotte con il DDL emanato dal ministro del Turismo.
Locazioni Brevi con finalità turistiche: ecco cosa cambia
Ci sono interessanti novità contenute nel DDL sugli affitti brevi ad uso stagionale. Ogni immobile oggetto di locazione per finalità turistiche dovrà essere provvisto del “Codice identificativo nazionale” (Cin), che sarà assegnato dal ministero del Turismo.
Pioggia di sanzioni per chi dà in locazione un immobile ad uso turistico senza essere provvisto del Cin. La durata minima contrattuale di locazione per finalità turistiche non può essere inferiore a 2 notti. La finalità dell’intervento è quello di fornire una regolamentazione uniforme e valida a livello nazionale.