Novità opzione donna, penalizzazione in arrivo? Gli ultimi aggiornamenti

Quali sono le ultime novità riguardanti Opzione Donna? Ci sarà la tanto temuta penalizzazione? Andiamo a scoprirlo.

Opzione Donna, misura di anticipo pensionistico per le lavoratrici dipendenti e autonome, potrebbe essere prorogata per un altro anno con la Legge di Bilancio 2024. Dopo le modifiche dei requisiti e le restrizioni introdotte l’anno scorso, la misura è diventata economicamente più sostenibile per lo Stato e le domande di pensione sono diminuite. Si prevede che uscire prima dal lavoro da parte delle donne invalide, caregiver, dipendenti di aziende in crisi o licenziate possa continuare anche nel 2024, diventando rispetto al passato meno penalizzante.

Opzione Donna sarà meno penalizzante?

L’Opzione Donna per la pensione si ottiene quest’anno a 60 anni con almeno 35 anni di contributi. Tuttavia, le lavoratrici che scelgono questa opzione ricevono un assegno pensionistico meno consistente rispetto a coloro che lasciano il lavoro tramite i requisiti di vecchiaia.

Caregiver e Opzione donna
Caregiver e Opzione donna-economia.nanopress.it

Inoltre, la penalizzazione deriva principalmente dal sistema contributivo, il quale calcola per intero la pensione. L’opzione è riservata soltanto alle donne che rientrano nel sistema retributivo e che hanno cominciato la loro carriera lavorativa prima del 1996. Per beneficiare dell’Opzione Donna, bisogna migrare al sistema contributivo puro.

Opzione Donna e il calcolo contributivo

Con il passare del tempo, il numero di anni da migrare per ottenere la pensione con Opzione Donna diminuisce. Ad esempio, una lavoratrice con 35 anni di anzianità contributiva dovrà migrare 8 anni di contributi, mentre chi lo ha fatto nel 2021 ne ha migrati 10 e chi lo farà l’anno prossimo ne migrerà 7. Questo significa che l’effetto negativo sul calcolo della pensione per le donne che lasciano il lavoro a 60 anni diminuirà nel tempo. Tuttavia, quando si esauriranno i contributi ante 1996, non sarà più possibile avere la pensione con Opzione Donna.

Da Opzione Donna ad Ape Sociale?

Le lavoratrici otterranno dei vantaggi economici in confronto al passato grazie a una misura riservata a quelle in condizioni di disagio sociale. Tuttavia, potrebbe essere deciso di far confluire questa misura in Ape Sociale. Si parla di una possibile riforma che aumenterebbe l’età pensionabile a 61-62 anni, ma con la differenza che il requisito contributivo sarà più basso di 30 anni, quindi senza dover aspettare 12 mesi per andare in pensione.

Da Opzione donna ad Ape Sociale
Da Opzione donna ad Ape Sociale?-economia.nanopress.it

Opzione Donna, in quanto programma che permette alle lavoratrici di uscire anticipatamente dal lavoro con un assegno mensile fino a 1.000 euro, è stato attivo per 10 anni e ha visto molte donne usufruirne. Tuttavia, molte di queste donne si sono trovate in difficoltà finanziarie e hanno richiesto l’intervento dello Stato per integrare il reddito familiare con bonus e sussidi.

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