Cosa fare prima dell’invio del 730, termine ultimo il 2 ottobre: le novità

Il 2 ottobre scadono in termini per l’invio del modello 730. Cosa bisogna fare prima di inviarlo? Andiamo a vedere tutte le novità.

La scadenza per la presentazione del modello 730 del 2023 è stata spostata al 2 ottobre a causa del fatto che il 30 settembre cade di sabato. Non ci sono cambiamenti nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello, tranne per le detrazioni figli a carico e il prospetto dei familiari a carico per via dell’introduzione dell’assegno unico. Il rinvio della scadenza non influisce sui termini per il rimborso Irpef, che è stato erogato a partire dal mese di luglio.

Modello 730 del 2023: istruzioni e scadenza

Dal 2023, la scadenza per la presentazione del modello 730 sarà spostata dal 30 settembre al 2 ottobre, poiché il 30 settembre del 2023 sarà un sabato. Il modello 730 è usato da pensionati e lavoratori dipendenti per la dichiarazione dei redditi e l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità di utilizzare il modello precompilato o di modificarlo tramite intermediari.

Dichiarazione dei redditi modello 730
Dichiarazione dei redditi modello 730-economia.nanopress.it

Il modello 730 è conveniente perché la compilazione è semplice e non richiede calcoli. Inoltre, il rimborso o il pagamento delle somme avviene direttamente sulla rata della pensione o in busta paga a partire da luglio o agosto/settembre.

Modello 730 del 2023: tutte le novità

Il modello 730/2023 presenta diverse novità, tra cui un cambiamento nel quadro dei familiari a carico a causa dell’introduzione dell’assegno unico. Le detrazioni fiscali per figli minori e per quelli maggiorenni di massimo 21 anni che beneficiano del nuovo sostegno vengono applicate soltanto per i mesi di gennaio e febbraio 2022, quindi i rimanenti 10 mesi sono esclusi.

Reddito lavoro autonomo
Reddito lavoro autonomo-economica.nanopress.it

Il prospetto dei familiari a carico è stato modificato per permettere ai genitori di richiedere le detrazioni spettanti in modo differenziato. Le detrazioni fiscali per i figli sopra i 21 anni rimangono invariate se i genitori li mantengono a carico. Un figlio è considerato fiscalmente a carico se ha un’età specifica:

  • non supera i 24 anni (massimo 000 euro di reddito);
  • supera i 24 anni (massimo 2.840,51 euro di reddito).

Il modello 73/2023 ha introdotto le nuove aliquote e scaglioni Irpef che sono entrati in vigore il 1° gennaio 2022. Queste nuove aliquote sono una novità nella dichiarazione dei redditi di quest’anno e sono:

  • redditi di massimo 15.000: 23%;
  • redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro: 25%;
  • redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro: 35%;
  • redditi superano i 50.000 euro: 43%.

Le nuove aliquote fiscali comportano anche nuove detrazioni a favore di autonomi, dipendenti e pensionati. Inoltre, viene introdotta una novità riguardante il trattamento integrativo che viene riconosciuto anche a coloro che hanno un reddito tra 15.001 euro e 28.000 euro, a condizione che alcune detrazioni superino l’imposta lorda.

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