Casa in affitto? Se commetti questo errore ti può costare fino a 5000 euro

Molte persone prediligono la casa in affitto rispetto alla vendita o all’acquisto. Bisogna però fare molta attenzione perchè, a seguito delle nuove regole, si potrebbero pagare fino a 5.000 Euro di multa in caso di errore.

Vivere in una casa in affitto vuol dire rispettare delle regole che non sempre vengono messe nero su bianco. Spesso, infatti, chi vive in affitto si crede proprietario dell’immobile in cui vive, ma non è proprio così. Esistono infatti dei limiti che non vanno rispettati e che potrebbero comportare degli illeciti punibili da parte della Legge. Questo si verificherà sia nel contratto di locazione tradizionale che in quello degli affitti brevi. E’ proprio su quest’ultimo caso che è importante prestare particolare attenzione.

Che cos’è l’affitto breve?

Quando si menziona l’affitto breve si fa riferimento a tutte quelle locazioni che vengono offerte al pubblico per un periodo inferiore ai 30 giorni. E’ quindi la tipologia di contratto che viene solitamente offerto a seguito di residenza turistica proprio perché nella maggior parte dei casi sono i turisti ad affittare una casa per un tempo così breve.

Casa in affitto
Casa in affitto

 

Ci sono persone che possono richiedere un affitto per circa una settimana, altre per un mese, ma in ogni caso questi tempi difficilmente superano quelli previsti da un canone di affitto tradizionale. Basti pensare a chi cede il proprio immobile a scopo di villeggiatura, a chi si affida a servizi come bed and breakfast e via dicendo.

Casa in affitto: la normativa per gli affitti brevi

E’ proprio sugli affitti brevi che si è soffermato il Governo, introducendo delle novità che bisognerà rispettare onde evitare di incappare in sanzioni piuttosto salate. La nuova stretta è stata introdotta dal Ddl del ministro del turismo Santanchè, la quale ha deciso che l’affitto breve non potrà essere elargito per periodi inferiori alle due notti consecutive.

Affitto breve
Affitto breve

Chi non rispetterà tale manovra potrà incorrere in multe davvero salate che possono arrivare fino a 5.000 €, pena la perdita della licenza e soprattutto la possibilità di affittare il proprio immobile a uso turistico. Altrettante novità per quanto riguarda il regime fiscale in quanto si potrà utilizzare questo sistema solo per un massimo di due immobili.

Ogni struttura dovrà essere inoltre in possesso di un codice identificativo nazionale, detto CIN, che dovrà essere disponibile per le procedure automatiche su tutte le località ad uso turistico. Per non parlare di tutti gli interventi atti a scongiurare eventi come fughe di gas e incendi.

Che cosa rischia chi non rispetta le regole?

Il nuovo decreto è quindi molto rigido, motivo per cui è importante soffermarsi sull’importanza del rispetto delle regole onde evitare di subire multe. Il Governo ha infatti parlato di come chi non rispetterà tali regole verrà sottoposto a sanzioni pecuniarie piuttosto care.

Chi predispone l’affitto di una casa per una sola notte può incorrere in multe da 5.000 €, cifra che sale a 8.000 laddove l’immobile risultasse essere sprovvisto del CIN. Bisogna quindi fare moltissima attenzione alle nuove regole in quanto basta davvero poco per pagare caro questo errore di distrazione.

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