Troppe tasse sulla pensione? Ecco i paesi dove conviene trasferirsi per beneficiare di una tassazione minore sul cedolino previdenziale Inps.
L’aumento del costo della vita, l’inflazione e la revisione delle aliquote fiscali possono avere un impatto negativo sul cedolino pensionistico Inps. È sempre più difficile arrivare alla fine del mese per tantissimi nuclei familiari, per questo molti lavoratori che decidono di lasciare il mercato occupazionale decidono di trasferirsi in qualche paese dal clima mite e dalla tassazione più favorevole di quella italiana.
Nonostante l’aumento delle pensioni Inps a seguito della rivalutazione monetaria, i pensionati fanno fatica a fronteggiare i rincari. Per non parlare poi delle tasse che pesano sul trattamento pensionistico mensile: si pensi all’applicazione dell’Irpef oggetto di revisione e all’applicazione delle addizionali regionali e comunali, che riducono l’importo della pensione. L’aumento vertiginoso del costo della vita ha fatto diminuire il potere di acquisto delle famiglie e i risparmi sono rimasti parcheggiati sui conti correnti infruttiferi, invece di essere investiti in titoli statali o in prodotti del risparmio postale. In questa situazione di incertezza e di stallo, molti pensionati italiani hanno deciso di abbandonare il Belpaese per ricominciare una nuova vita in un paese dal clima caldo e dal regime fiscale favorevole. Scopriamo quali sono i Paesi più gettonati dai pensionati dove poter trascorrere la propria vecchiaia.
Pensioni e tassazione: quali tasse vengono applicate?
In Italia alle pensioni vengono applicate trattenute fiscali che vanno a ridurre l’ammontare del cedolino. Aumentando l’importo dell’assegno, aumenta anche la base imponibile su cui calcolare le tasse. Tra le trattenute fiscali applicate c’è l’Irpef, che è oggetto di revisione da parte del governo Meloni. Già con il precedente esecutivo le aliquote erano state ridotte da 5 a 4 e adesso il neo governo punta a ridurre le aliquote da 4 a 3. Entro la fine dell’anno vengono applicati i conguagli ai cedolini previdenziali.
Oltre all’Irpef, ci sono altre trattenute fiscali che vanno a ridurre l’importo della pensione. Trovano applicazione anche le addizionali che confluiscono nelle casse delle Regioni e dei Comuni. Sul cedolino pensionistico Inps impattano l’addizionale regionale e comunale, le cui aliquote variano in base alla Regione ed al Comune di residenza. Il reddito imponibile del pensionato rappresenta la base di calcolo delle aliquote introitate dagli enti locali.
Dove trasferirsi per pagare meno tasse?
Una volta fatta una disamina delle tasse che vengono applicate agli assegni pensionistici Inps, è possibile valutare la possibilità di trasferirsi all’estero in qualche paese dove la tassazione è più favorevole di quella italiana. Oltre alla valutazione del regime fiscale più conveniente, i pensionati valutano anche altri fattori prima di trasferirsi: la qualità della vita, il costo della vita e il clima.
Tra i migliori paesi dove trasferirsi è Cipro a tre ore dal Belpaese. Il regime fiscale applicato da Cipro è particolarmente vantaggioso: è prevista una tassazione sui redditi pari a 5 punti percentuali nel caso in cui provengano dall’estero e siano superiori a 3.400 euro. I trattamenti inferiori alla soglia pari a 3.400 euro non subiscono alcuna trattenuta fiscale.